San Vito Lo Capo Climbing Festival 2010
San Vito Lo Capo Climbing festival accoglie i partecipanti in uno scenario indimenticabile.
Giovedì 7 ottobre comincia il raduno più affascinante d’Italia e questa seconda edizione registra un’affluenza di più di mille scalatori accolti da un clima estivo.
Facendo una breve esplorazione della zona intorno a San Vito salta subito all’occhio la quantità e la qualità della roccia che la circonda. Il futuro di questa località è sicuramente in direzione verticale. Nella foto qui sotto: la splendida roccia del settore Calamancina sulla scogliera di Salinella dove sono presenti alcuni itinerari in gara nella maratona di domenica 9 ottobre.
[image src=”http://blog.backstyle.it/wp-content/gallery/san-vito-lo-capo-climbing-festival-2010/HE1_0601day1.jpg” align=”center” caption=”Settore Calamancina sulla scogliera di Salinella” alt=”Settore Calamancina sulla scogliera di Salinella”]
Venerdì 8 ottobre San Vito scopre il Deep Water insieme a Mauro Calibani. Alle 9.00 scalatori di diverse nazionalità si danno appuntamento al porto turistico dove un catamarano a motore li porta nel luogo scelto da Mauro Calibani e dal team E9 per lo Show Contest di DWS. Questa specialità prevede la scalata di scogliere alte 10-15 metri ed il nome inglese individua le due caratteristiche peculiari: “Deep Water” perché per praticare questo genere di arrampicata è necessario accertarsi che il mare sotto la parete sia profondo, “Solo” perché si tratta di una scalata solitaria in piena libertà. E’ la dimensione più essenziale dell’arrampicata: costume, scarpette preferibilmente non troppo strette e magnesite sono le poche cose che servono.
[image src=”http://blog.backstyle.it/wp-content/gallery/san-vito-lo-capo-climbing-festival-2010/HE1_0783day2.jpg” align=”center” caption=”Deep Water Solo a Cala Firriato” alt=”Deep Water Solo a Cala Firriato”]
Una cinquantina di giovani, estratti a sorte tra gli iscritti al meeting di arrampicata, iniziano ad affrontare le difficoltà offerte dalla scogliera di Cala Firriato al confine con la riserva dello Zingaro. In questo tipo di esperienza il “gruppo” ha un’importanza decisiva: sentire intorno persone che condividono la stessa passione, le stesse emozioni e che urlano incitando al movimento successivo aiuta non poco a superare la paura del volo e degli elementi naturali intorno. La location scelta per questa edizione predilige la sicurezza e la voglia di poter far provare questa esperienza a tutti quegli scalatori che fino ad oggi non hanno ancora affrontato la roccia da questo punto di vista. Dopo quattro ora di scalata e divertimento si torna al porto per tuffarsi nella notte con la Petzl Speed Night Climbing.
Gli organnizzatori, con grande impegno ed esperienza, hanno preparato due itinerari nel settore Salinella. Il giovane Leonardo Gontero è l’apripista e mostra il percorso ai concorrenti in gara. Gli atleti salgono tentando il miglior tempo, solo con l’ausilio della lampada frontale. Lo spettacolo della parete buia attraversata da scie luminose è emozionante. Le serata si conclude con una grande festa al Camping El Bahira e con la proiezione dell’ultimo video di Gabriele Moroni su “Action Directe”.
Sabato 9 e domenica 10 ottobre sono i giorni dedicati alla formula Climbing Marathon a coppie. Sabato gareggiano gli amatori con difficoltà fino al 7b mentre domenica è il momento per godersi lo spettacolo dei top climber. Lo spirito della manifestazione non è quello competitivo delle gare consuete: il numeroso pubblico giunto alla falesia di Calamancina premia con tifo ed applausi le salite più performanti come le “lotte” più tenaci.
Tra i top climber sono presenti molti scalatori che hanno fatto la storia dell’arrampicata in falesia italiana: Christian Brenna, Severino Scassa, Marzio Nardi, Mauro Calibani, Stefano Alippi, Matteo Gambaro, Gabriele Moroni, Marco Ballerini, Riccardo Scarian, Donato Lella ed altri ancora. E’ raro poter vedere scalare nella stessa falesia e nello stesso momento tanti scalatori di così alto livello, poter vedere a confronto stili di arrampicata e metodi diversi.
[image src=”http://blog.backstyle.it/wp-content/gallery/san-vito-lo-capo-climbing-festival-2010/HE1_1065day3.jpg” align=”center” caption=”Mal di Schiena, 7c (nella foto, itinerario a destra) e Chris.to, 7c+ (nella foto, itinerario a sinistra)”]
Mal di schiena è una via di 7c di grande continuità che Marco Ballerini, classe 1957, sale con uno stile perfetto mentre Chris.to è una via di 7c+ che presenta un difficile traverso a metà ed un finale di continuità. Questa via non ha però segreti per Marzio Nardi che la interpreta impeccabilmente. Christian Brenna sale fino al traverso e scivola sul passaggio duro: scende, sfila la corda e risale fino in cima senza incertezze.
[image src=”http://blog.backstyle.it/wp-content/gallery/san-vito-lo-capo-climbing-festival-2010/HE1_1034_day3.JPG” align=”center” caption=”40 out 80 in, 7c+”]
40 out 80 in, 7c+ | Mauro Calibani e Gabriele Moroni salgono dominando ogni passaggio di questo itinerario di resistenza. L’itinerario è stato salito in mattinata anche da Marzio Nardi, Christian Brenna, Mario Prinoth e Riccardo Scarian.
[image src=”http://blog.backstyle.it/wp-content/gallery/san-vito-lo-capo-climbing-festival-2010/HE1_1091day3.jpg” align=”center” caption=”Marzio Nardi su sulla Variante Robin, 8a+“]
Batman, 8b+. Variante Robin, 8a+ | Le emozioni più forti per il numerosissimo pubblico presente arrivano quando i top climber iniziano a tentare Batman. E’ l’ultima via chiodata della falesia. L’intuizione della linea è di Mauro Calibani che, ispirato da un pipistrello che aveva trovato rifugio in uno dei buchi della via, le ha dato questo nome che interpreta perfettamente le posizioni da utilizzare per salire i suoi passaggi. Stiamo parlando di 20 metri di via con una facile placca iniziale che porta ad un grande buco dove infilarsi, staccare le mani e riposare totalmente, una sezione impegnativa che porta a una difficile sequenza sulla destra Batman oppure ad uno spettacolare lancio a un buco enorme Variante Robin.
Mauro Calibani apre la serie di salite ripetendo sia la Variante Robin che Batman. Gabriele Moroni, suo compagno di squadra nella gara di oggi, lo segue ripetendo l’8a+ ma non riesce a salire per un soffio l’8b+.
Marzio Nardi tenta la Variante Robin flash sfoderando la classe di sempre ed entusiasmando il pubblico ma cade, complice un piede che scivola, con il buco finale in mano. Si cala, riposa un’ora e ritenta: purtroppo la stanchezza questa volta si fa sentire. Stessa sorte per Christian Brenna.
E’ il momento del giovane Gabriele Gorobey che sembra debba cadere da un momento all’altro ma il suo stile funziona e arriva in un attimo ad avere la presa della salvezza nella sua mano sinistra: l’applauso di più di cento persone presenti è più che meritato.
L’arrampicatore e chiodatore locale Mirto Monaco lotta sulla Variante Robin per ben due volte, il pubblico lo sostiene, la via è forse un po’ al di sopra delle sue possibilità ma la sua forza di volontà e così grande che infiamma gli animi dei presenti che vogliono vederlo in cima a tutti i costi, anche con qualche resting.
La manifestazione si conclude con un bilancio più che positivo e la voglia, da parte degli organizzatori, di ripeterla ancora il prossimo anno.