Aguirre – Tours d’Areu – Chamonix

Aguirre – Tours d’Areu – Chamonix

Aguirre… quella linea mi aveva stregato fin dalla prima volta in cui ero andato ad arrampicare alle Tours d’Areu, magnifica bastionata di calcare perfetto proprio davanti al versante Chamoniard del Monte Bianco.

Aguirre (7b+ max 6c+ obbligatorio) si insinua proprio nel mezzo del grosso strapiombo arancione, con una linea diretta e incredibilmente logica. Impossibile rimanere indifferenti alla vista del panciuto profilo della quinta torre!

La via è perfettamente divisa in due…dei sei tiri con cui si conquistano i 200 metri della torre, tre sono strapiombanti e tre sono in placca appoggiata.La prima parte impone una scalata fisica su tacche lontane che, dopo il boulder più difficile della via, si esauriscono su fantastica fessura di mano che permette di lasciarsi il vuoto alle spalle e ribaltarsi sulla placconata. La seconda metà corre proprio su queste placche argentate, dritta sulla roccia più solida e bella che si possa immaginare, scolpita (ma non troppo) dall’acqua e dal vento. La chiodatura a spit da 10mm non è mai troppo distanziata anche se, soprattutto sulle placche superiori, c’è qualche passaggio su cui il 6c è davvero obbligatorio!

Avevo già rinviato il progetto innumerevoli volte aspettando di sentirmi abbastanza in forma per tentare una salita onsight, poi è arrivata la chiamata del Pischello:” Mike domani danno bellissimo e io sono in forma, andiamo a fare una vietta a Chamonix?”. Clic. Il meccanismo è scattato, non si cambia più idea, è la volta buona, si va. La giornata è perfetta e il panorama mozzafiato: l’autunno si palesa senza una nuvola in cielo, con i suoi colori incredibili e la santa aderenza , il Pischello è motivato, la roccia è davvero da urlo ed io mi sento alla grande e….voilà in un attimo siamo in cima senza mai scivolare!

Semplicemente perfetto.

 

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