I Favresse in valle Orco

I Favresse in valle Orco

Sembra inverno in questi primi giorni di Giugno…. L’aria viene però scaldata dall’arrivo dei Favresse!
Anche se con loro non c’è il fratello di Nicò, lui, Sean e Stefan sono comunque una famiglia, sono tutti e tre egualmente animali da palcoscenico e pareti!
Raccontarvi la storia dei Favresse sarebbe troppo lungo e probabilmente la conoscete già…
Quello che posso dirvi però, è che lo spirito che aleggia nel loro film sul Venezuela, presentato al museo della montagna di Torino, è lo spirito del gruppo: ironico, canzonatorio e musicale. Un interessante contrasto con il loro livello “marziano” che spazia dal bouldering alle big wall!

E dove portarli ad arrampicare da Torino se non in valle Orco?
Insomma, portarli… Sean e Nico in Orco erano già stati e come si suol dire “avevano spaccato i culi”!
Quindi Gil Merlante pensa bene di chiamarmi per poratare i ragazzi a visitare le novità, quelle short climb magari inedite che sono l’essenza dello spirito Orchiano.
Concedetemi un momento di vanità… quasi tutte le novità di medio e alto livello della valle sono mie creazioni e quindi, fatta la ruota del pavone, ho vestito i panni del fotografo e li ho portati a divertirsi.
Insomma, vita comune dal mattino (che per loro inizia al pomeriggio) alla sera, momento nel quale suonavamo tutti insieme dopo esserci saziati di prelibatezze, vino e sorrisi di Marlene, tutto nel meraviglioso contesto del rifugio Massimo Mila.

 

 

Prima ancora del riscaldamento si sono accesi sull’Onironauta, un esteticissima linea di due tiri posta alla parete dei Cornflakes. Il riscaldamento vero e proprio è iniziato invece su “Work in progress”, la più bella short climb da me aperta in valle: tre tiri, 7a-7b-7b, in un crescendo di bellezza.
Giaccavento e cappello per uscire dal mega tetto ad un ora che per i normali climber è quella della birra, ma per i ragazzi dal bioritmo notturno era solamente l’ora di andare in un altra falesia… le 7!

Eccoci al settore Sittingbull dove Nicò monta sotto la pioggia un mio vecchio progetto in stile british-nostrano (chiodi psyco). Fortunatamente il clima avverso ed il buio ci rimandano al giorno dopo, con un Nicò che scherza (ma non troppo) dicendo che lui con la frontale scala benissimo.

Shittingbull… ad ognuno il suo limite!
A sinistra di Sittingbull c’è una ruga…
Non sapevo come proteggerla, fino a che ho trovato dei vecchi chiodi artigianali in alluminio, i quali si spalmano benissimo in quella ruga semicieca. Restava il problema del passo chiave, dove la ruga è appena accennata, ma li le tecnologie degli artificialisti l’hanno risolta con due sani peker…
L’arrampicata è estremamente aleatoria e nel complesso ho pensato ad un ingaggio di R4 su un 7b+, insomma uno dei tiri più difficili ad ingaggiati di tutto l’Orco, una Chimera per me!
Per quanto Nicò sia forte, è curioso vederlo passeggiare li sopra, soprattutto perchè piove anche mentre la libera, ed essendo di placca…. a buon intenditor poche parole…
Ciò che però non mi sarei mai aspettato di dire nella vita è che Marzio Nardi riporta la scalata ad un livello umano… Marzio Nardi ragazzi!
Si, Marzio è venuto a farci visita, ha fatto due giri su Shittingbull e, sostenendo con ragione che piovesse, è giustamente fiondato sui peker!

E mentre gli umani si ritirano al Mila, i ragazzi, all’imbrunire come sempre, vanno a far un giretto su “Green spit”…
è notte, si mangia, si beve e si suona tanto. Non riesco a stargli dietro nemmeno col pianoforte, gli accordi di Nicò cambiano velocemente, la musica diventa circolare, ipnotica…. è giorno!

Raccontiamo ai ragazzi delle incursioni di Berndt Zanghler, il boulderista fuoriclasse che ha portato l’alto livello sui massi in Orco, gli spieghiamo bene dove si trova il suo blocco più bello e loro si accorgono di averlo salito per primi e senza Crash-ped… il passo chiave a oltre 4 metri da terra ed è pure 8a!

E dopo tutto questo riscaldamento di parole giungiamo al fatto… Legittima visione è una via pazzesca, il diedro più perfetto di tutto l’Orco e non solo. L’ho chiodato in più riprese, a volte un po’ scoraggiato nel non trovare un climber che potesse provarlo.
E poi mancava una presa per completare la visione che avevo dei movimenti… finchè, mentre aspettavo i ragazzi appeso sulla fissa per far foto… eccola, la vedo, la spazzolo, è la tacca fondamentale!
Villanueva arriva con una grinta pazzesca, ha già sbagliato due sezioni ma sembra che salga per la rot-punkt… Vede la tacca segnata, ci arriva… grida! “Ça passe”!
è un emozione enorme per me, sia scoprire che il sogno è realizzabile (anche se attraverso le dita di un altro) sia vedere da vicino (anzi vicinissimo) uno dei più forti granitisti al mondo esprimersi su movimenti estremi.
Ed alla fine è lui che si aggiudica la rot-punkt. Sean Villanueva, pur non avendo i 9a di Nico Favresse, si conferma uno dei massimi specialisti degli “spalmi”… Dita furiose che lui ha, piedi di acciaio e una testa da alpinista sono gli attributi necessari per riuscire su questa via.

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Qualche numero…
Legittima visione è una via a spit strutturata su due tiri giuntabili, è posta al Dado, dove c’è “Bianca parete” ed è di evidente individuazione.
Il primo tiro, già non banale, è un riscaldamento per lo stile e le dita. Vale 7a+/b su 18m Dopo c’è un ottimo riposo, quindi la giunzione non cambia il grado. Inizia il superdiedro, una prima sezione su tacche piccole ma nette, unita a spaccate risolutive porta sotto un tetto. Fin qui vale circa 7c/+ su 15 metri; un discreto riposo e poi movimenti da circo per altri 6 metri… il grado? 8a+ per gli specialisti? 8b+ per i “normali big”? lo diranno i ripetitori, Sean non si sbilancia, ma è e resta uno dei tiri più duri dell’Orco.

.. è una via pazzesca, il diedro perfetto, anzi il “più” perfetto di tutta la valle Orco!
L’ho chiodato in più riprese ed a volte restavo un po’ scoraggiato nel non trovare un climber che potesse provarlo…
E poi… cavolo, mancava una presa per completare la visione che avevo dei movimenti!
Fino a chè quel giorno, mentre aspettavo i ragazzi appeso sulla corda fissa per far foto, eccola, la vedo, la spazzolo, è la tacca fondamentale…
Villanueva arriva con una grinta pazzesca, a già sbagliato due sezioni ma sembra che salga per la rot-punkt… Vede la tacca segnata, ci arriva… grida! “Ca passe”!
é un emozione enorme per me scoprire che il sogno è realizzabile (anche se attraverso le dita di un altro). Vedere da vicino (anzi vicinissimo) uno dei più forti granitisti al mondo esprimersi su quei movimenti
è un emozione che voglio condividere!