Samomaya è un marchio che nasce nello spirito dello scambio culturale e del “commercio equo”. Nel 1998, dopo aver percorso le strade del Sud America per più di due anni, Cyril Corbière e Myriam Moulène arrivarono in un piccolo villaggio sulle Ande situato a 3000 metri di altitudine. Qui l’arte del lavoro a maglia, che si perpetua di generazione in generazione tra i discendenti del popolo Inca, è ancora saldamente radicata. Nonostante i prodotti fossero in contrasto con le esigenze del mercato europeo (lana troppo grezza, dimensioni uniche, colori fuori moda) Cyril e Myriam si convinsero del potenziale creativo delle popolazioni locali.
Nasce così Samomaya, dall’incontro di due culture, frutto di una miscela di conoscenze ancestrali e il desiderio di fare la differenza nella vita delle popolazioni locali. “La nostra azienda ha creato una linea di maglioni, giacche, cappellini e maglie in fibre naturali coltivate o raccolte nelle Ande, come sciarpe di cotone, lana interamente a mano o alpaca. Abbiamo dato vita alla creazione di modelli propri e unici per ogni età, resistenti e comodi, utilizzando solo materie prime naturali provenienti da province andine locali e fornendo la possibilità di creare lavoro.” Un marchio, dunque, impegnato nella condivisione con il partner andino (tessitori e tintori), nello scambio con i partner europei e nella fiducia con i clienti. Tutto questo permette di offrire oggetti unici di cui la storia è scritta dalle mani delle tessitrici e dei tessitori indios. L’azienda fornisce prodotti originali e di altissima qualità seguendo una serie di principi etici che la rendono davvero unica. Primo principio etico, sul quale si fonda l’intero processo di Samomaya è “la più alta qualità in uno spirito di tolleranza.” Secondo: “pagare un prezzo equo a tutti coloro che svolgono un ruolo nello sviluppo dei nostri prodotti e di offrire loro condizioni di lavoro dignitose.” Terzo: “l’utilizzo solo di materiali naturali da colture o allevamenti locali e solo di colori senza metalli pesanti da artigiani locali”. Altro importante aspetto è che il finanziamento delle produzioni Samomaya deve essere pari all’80% prima di ordinare, al fine di evitare investimenti inutili da parte dei partner andini.
19 Agosto 2015